SPORT

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« L'importante non è vincere ma partecipare. La cosa essenziale non è la vittoria ma la certezza di essersi battuti bene. »
(Pierre de Coubertin, citando il vescovo anglicano Ethelbert Talbot[1])
 
Ermes Ludovisi. Il dio Ermes, è il patrono Olimpico dell'atletica

Lo sport è l'insieme di attività fisiche effettuate per fini salutistici, formativi e competitivi, e con il termine «sport» si indicano tutte le discipline fisiche in tutte le loro forme e fini.

 

 

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Il termine sport è l'abbreviazione della parola inglese disport che significa divertimento. La parola disport deriva dalla parola antica francese desport che ha lo stesso significato. La parola francese antica desport deriva dal latino deportare, composizione della parola de, che significa allontanamento, e portare, proprio del suo significato. Quindi deportare significa portarsi lontano, e questo portarsi lontano stava a significare uscire fuori porta dalle mura cittadine per svolgere attività fisiche. Le parole desport e disport poi divenuto sport, come detto significano divertimento, parola che deriva dal verbo latino divertere che significa allontanarsi.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La concezione dello sport come attività che coinvolge le abilità umane di base (fisiche e mentali), esercitarle costantemente al fine di migliorarle e utilizzarle successivamente in maniera più proficua, ci fa capire come lo sport sia antico almeno quanto lo sviluppo dell'intelligenza umana. Per l'uomo primitivo, l'attività fisica priva dell'agonismo dei nostri giorni, era solamente un modo molto utile per migliorare la propria conoscenza della natura e la padronanza dell'ambiente che lo circondava.

La diffusione della pratica sportiva in quasi tutte le società del mondo contemporaneo è il segno dell'importanza che lo sport ha assunto in quelle realtà da un punto di vista sociale, economico e politico. Lo sport è parte integrante della cultura di una società e si sviluppa in simbiosi con i cambiamenti che la contraddistinguono. Si pensi solamente al bagaglio di tradizioni che le discipline sportive tradizionali apportano alle culture delle nazioni in cui sono praticate o agli stretti legami che intercorrono tra sport e media.

Lasciando da parte per un attimo il fattore dell'educazione fisica, peraltro fondamentale e riconosciuto - in età moderna - per lo meno a partire da Girolamo Mercuriali, e considerando solamente la connotazione ludica dello sport, è evidente che la pratica sportiva è diffusa soprattutto presso quelle realtà sociali che, culturalmente ed economicamente, possono usufruire dei mezzi necessari a praticarla.

Molti sport richiedono una particolare attrezzatura per poter essere praticati, costituita da veicoli meccanici (come per ilciclismol'automobilismo, il motociclismo, la vela) o da semplici attrezzi (come per il baseball, la scherma, l'hockey su prato, il salto con l'asta, il tiro con l'arco, il golf), oppure richiedono particolari strutture per la pratica (come ad esempio per il nuoto o il pattinaggio). L'equitazione e l'ippica sono esempi di sport praticati insieme con un animale, il cavallo così come gli sport cinofili che vedono impegnato il binomio cane-uomo.

Altri sport invece, ad esempio la corsa, non richiedono attrezzature particolari e vengono praticati diffusamente anche nei paesi più poveri. In queste società, lo sport è spesso visto dalle giovani generazioni come mezzo per un possibile riscatto economico e sociale, ne sono un chiaro esempio i grandi corridori africani che da molti anni ormai sono i dominatori del mezzofondo in atletica leggera.

Una concezione, largamente diffusa soprattutto nei paesi con maggiori tradizioni sportive, è che lo sport debba essere considerato un mezzo di trasmissione di valori universali e una scuola di vita che insegna a lottare per ottenere una giusta ricompensa e che aiuta alla socializzazione ed al rispetto tra compagni ed avversari. Per questo motivo l'educazione fisica ha una parte fondamentale nell'educazione dell'individuo già all'interno della scuola. Ma vi sono anche opposte posizioni che vedono nell'agonismo (magari accentuato dall'elemento economico), nella esasperata contrapposizione individuale, un pericoloso segnale che potrebbe tendere a far risaltare lo spirito competitivo come naturale parametro di rapporto fra gli esseri umani. Altre posizioni, un po' più critiche, ravvisano nell'antagonismo esasperato e nella ricerca del successo con qualunque mezzo un traviamento dei valori e del senso di vita cristiano; inoltre temono che lo sport possa divenire uno "specchietto per allodole" utilizzato da governi autoritari per distrarre, imbonire, plasmare le menti oltreché i corpi. Molti storici dello sport ricordano nei loro libri l'utilizzo dello sport e delle Olimpiadi che venne effettuato da Hitler sia a fini propagandistici, sia a fini formativi.

Per contro, l'importanza assunta dallo sport a livello sociale e mediatico, induce sempre più frequentemente una sua commistione con la politica al punto da utilizzarlo come trampolino di lancio per istanze di rivendicazioni sociale (come alleOlimpiadi di Città del Messico) o come strumento di dialogo fra popoli.

Lo sviluppo crescente dell'importanza dello sport nella vita di tutti i giorni ha avuto, quale conseguenza accessoria, l'emergere di nuove branche del sapere dedicate esclusivamente allo studio dei singoli aspetti dell'attività sportiva. In particolare hanno avuto molto sviluppo medicina dello sport, economia dello sport e sociologia dello sport.

Lo sport nella Preistoria

Nel corso del XIX secolo molte scoperte di esempi di arte rupestre sono state effettuate in Francia, per esempio a Lascaux, in Africa ed in Australia, che dimostrano come in tempi preistorici I graffiti stessi sono una dimostrazione dell'interesse degli uomini delle caverne per attività che non fossero direttamente legate alla ricerca di cibo e alla sopravvivenza, ma che possiamo definire invece come svago o riti di buon auspicio.

Le tribù primitive africane, americaneoceaniche analizzate da etnografi dell'Ottocento, hanno conservato per millenni il senso e il carattere delle esercitazioni sportive e consentirono di formulare alcune ipotesi sulla evoluzione degli esercizi, dal loro originario scopo pratico a quello successivo ritualistico nell'ambito di cerimonie religiose o festive.

Secondo molti storici dello sport, tra i quali Antonino Fugardi, questa linea evolutiva può essere applicata, a grandi linee, anche allo sviluppo dell'attività sportiva europea e asiatica.

Origini dello sport

Le esercitazioni sportive erano in un primo tempo singole, poi divennero collettive e praticate anche dalle donne sin dal Medioevo; l'esercizio più diffuso e più antico dovette essere la corsa, alla quale si aggiunsero, subito dopo, i lanci e i salti, utili per la caccia e per le guerre. Ben presto emersero altre manifestazioni indispensabili per la sopravvivenza, dalle quali derivarono il nuoto, la canoa, l'equitazione, la lotta, il pugilato, la scherma contemporanee, a cui si aggiunsero giochi con palle costituite di erba e di grossi frutti.

Inizialmente queste manifestazioni non mostrarono caratteristiche prevalentemente agonistiche, bensì, soprattutto quelle di gioco e di intrattenimento.

In tempi successivi, gli esercizi assunsero un duplice aspetto: quello medico-spirituale-ginnico sviluppato maggiormente inOriente, e quello atletico-rituale prosperante nel bacino del Mediterraneo.

In Occidente prevalsero l'aspetto atletico, la cura del vigore muscolare e la resistenza alle fatiche a fini militari.

Antico Mediterraneo e Medio Oriente

Gli Ebrei praticavano il tiro con fionda, il tiro con l'arco ed una gara di forza basata sul sollevamento di un macigno chiamata "gioco della pietra di paragone".

Illustrazioni dell'età della pietra che ritraggono uomini nuotare e tirare con l'arco sono state ritrovate nel deserto libico.

Presso altri popoli, come i Babilonesi, gli Assiri, i Medi, i Persiani, gli Etruschi, i Cretesi, i giochi basati sulle abilità e la vigoria fisica, proprio per le loro caratteristiche espressive di forza e di vitalità, vennero utilizzati per manifestare la gratitudine per questi doni alle divinità che li concedevano e quindi furono inclusi nelle cerimonie sacre di implorazione e di propiziazione, insieme alle danze ed il canto.

Successivamente, i giochi sportivi furono inseriti nelle cerimonie funebri, per onorare re e condottieri, che erano divenuti tali grazie, anche, alla loro doti fisiche e morali e alla loro maestria guerresca.

Sport nell'Antico Egitto

Le iscrizioni sugli antichi monumenti egiziani indicano che già al tempo dei faraoni venivano praticate molte attività sportive a scopo essenzialmente ludico: lottaginnasticapugilatonuotocanottaggiopescaatletica e vari generi di giochi con la palla. I faraoni, nonché i dignitari e gli uomini di stato dell'antico Egitto assistevano a gare sportive con assiduità e ne favorivano lo svolgimento promuovendo la costruzione delle strutture necessarie.

Dai geroglifici è stato possibile stabilire che già millenni prima dei greci, gli antichi egiziani avevano provveduto a stilare le regole di base per alcuni giochi, ad affidare il controllo della regolarità delle gare ad un arbitro neutro, a dotare i giocatori di uniformi, e ad ornare i vincitori assegnando loro collari di fogge particolari.

Sia al vincitore sia al perdente veniva reso omaggio, al primo per la sua superiorità ed al secondo per lo spirito sportivo.

Sport dell'Antica Grecia

 
Scultura di un discobolo (collezioneMassimo Lancelotti).

Una vasta gamma di sport era già praticata ai tempi dell'antica Grecia: la corsa, il salto in lungo, la lotta, il pugilato, il tiro del giavellotto, il lancio del disco, la gara dei carri da guerra e il pentathlon erano quelli prevalenti. Questa predilezione sta ad indicare l'influenza predominante che la cultura militare nell'antica Grecia ebbe sullo sviluppo degli sport ad essa più legati e viceversa.

Secondo la leggenda fu Ercole a fondare,in segno di ringraziamento a Zeus, i giochi sacri di Olimpia dopo aver superato la sua settima delle dodici fatiche previste, e la prima edizione fu omaggiata dalla partecipazione di Apollo e Marte; dopodiché caddero in oblio per alcuni secoli finché il re Ifito ripristinò i Giochi olimpici, nel 776 a.C. con l'intento di salvaguardare la neutralità della sua patria. Si tenevano in onore di Zeus ogni quattro anni ad Olimpia, un piccolo villaggio del Peloponneso. LeOlimpiadi non erano solamente un avvenimento sportivo, ma erano la celebrazione dell'eccellenza individuale, della varietà culturale ed artistica dell'intera cultura greca e, soprattutto, erano l'occasione per onorare la massima divinità religiosa. Il vincitore delle Olimpiadi veniva considerato "l'uomo più potente del mondo" e veniva immortalato in statue o poemi. Gli atleti erano tutti maschi, che dovevano giocare completamente nudi per essere distinti dalle donne, a cui era proibito partecipare.

Antica Roma

La cultura romana, come quella ellenistica, celebrava l'esaltazione della competizione fisica. L'attività sportiva non competitiva veniva praticata prevalentemente nell'ambito delle terme come parte fondamentale di quella cultura del benessere che era un pilastro della società romana. Già ai tempi della fondazione della città venivano celebrate feste religiose all'interno delle quali erano previste gare sportive.

Il termine ludi, che indicava generalmente le competizioni sportive, deriva probabilmente dall'etrusco, come gran parte dell'attività sportiva romana. I ludi erano organizzati dai membri della classe sacerdotale ed alle gare partecipavano i giovani appartenenti alla nobiltà.

La sacralità dell'evento sportivo, carattere comune all'attività dello sport in Grecia, a Roma venne però lentamente sostituita dall'aspetto spettacolare, dal desiderio di intrattenimento collettivo.

Sin dai resoconti più antichi gli sport o giochi praticati a Roma comprendevano anche le specialità olimpiche greche, ma tra queste il favore del pubblico era riservato ai giochi più violenti come il pugilato e la lotta ed in particolare al pancrazio, una variante del pugilato molto violenta e dalle conseguenze a volte fatali. L'esasperazione della componente violenta della competizione nell'antica Roma è facilmente riscontrabile nel costante successo che ebbero tra la popolazione i combattimenti dei gladiatori, che vennero ben presto utilizzati come stabilizzatori sociali. In questo senso va vista la costruzione in molte città dell'impero di grandi anfiteatri, come il Colosseo.

Antica Cina

I ritrovamenti di artefatti e edifici antichi suggeriscono che la civiltà cinese ha iniziato a praticare attività atletiche che possono essere assimilate alla moderna concezione di sport fin dal 4000 a.C. Lo sviluppo delle antiche discipline sportive in Cina sembra sia da collegare allo sviluppo di altre attività dell'uomo: l'agricoltura, l'artigianato, la guerra e l'intrattenimento.

L'attività sportiva maggiormente popolare nell'antica Cina sembra fosse la ginnastica. Grazie ai monaci buddisti ci sono giunte regole risalenti all'anno 2700 a.C. che prevedevano di effettuare flessioni, torsioni, atti respiratori. Gli stessi maestri del Tao insegnavano la ginnastica perché garantiva la salute del corpo e l'immortalità dell'anima. Dalla ginnastica può essere facilmente fatto risalire sia lo sviluppo in Cina delle arti marziali (il più famoso stile, sicuramente il Kung-Fu del tempio Shaolin), sia la tradizione acrobatica degli artisti del circo tradizionale cinese.

Agonismo cristiano

Nel 393 le Olimpiadi vennero soppresse, ma nel bacino del Mediterraneo stava nascendo un agonismo ispirato alla spiritualità evangelica e alla influenza di culture nordiche. Queste furono le materie prime della nascente "cavalleria". Punti fermi della preparazione fisica restarono la corsa, i salti, la lotta, la scherma, i lanci, le cavalcate. I tornei cavallereschientusiasmarono per secoli l'Occidente e ancora adesso la definizione "cavalleresco" indica un comportamento sportivo esemplare.

Sempre nel Medioevo si diffusero altre manifestazione sportive che avranno una immensa fortuna anche nei secoli seguenti: i giochi della palla. Mentre la "cavalleria" era uno sport aristocratico, nel quale il popolo era relegato solo al ruolo di spettatore, nei giochi con la palla il popolo assurgeva al ruolo di protagonista.

Intorno al X secolo, durante le feste religiose, al termine di una processione, il Vescovo lanciava una palla in mezzo a due squadre formate da numerosi giocatori, che se la contendevano. Pare che la prima manifestazione simile fu svolta a Viennadurante le celebrazioni pasquali. Questa pratica, rapidamente, dilagò in Francia e in Spagna e fondò due tipi di discipline: una prevedeva l'uso dei piedi per muovere la palla, e nel corso dei secoli, sfociò nel calcio e nel rugby, l'altra utilizzava un bastone per colpire la palla e da essa si svilupparono il tennis, il golf, il baseball. Solo in seguito si formarono le tecniche della palla giocata con le mani, forse perché considerate più facili o forse vietate, in precedenza, per motivi religiosi.

Intorno al 1400 d.C. Fiore dei Liberi da Udine scrisse un manuale di scherma completo di figure chiarificatrici, mentre nel1555 Antonio Scaino pubblicò un trattato sul gioco della palla contenente, praticamente, già tutte le tecniche attualmente conosciute. Ai primi del XVIII secolo l'inglese James Figg elaborò le regole del pugilato tratte dalla scherma.

Rinasce la cultura sportiva

Spettò ai popoli britannici rielaborare e rilanciare la cultura sportiva, messa ai margini della società dall'illuminismo e dalromanticismo. Fu Thomas Arnold (1795-1842), preoccupato dal dilagare dei vizi e degli ozi, a fondare la "pedagogia sportiva" moderna; proprio a lui dobbiamo l'invenzione anche del termine "sport", che lui interpretò come "educare divertendo", nel pieno rispetto della concezione di Vittorino da Feltre.

Un altro contemporaneo all'Arnold, lo svedese Enrico Ring, preoccupato per il cattivo stato di salute dei suoi connazionali, ideò una serie di regole ginniche definite "svedesi", e con lui un gruppo, sempre più folto, di intellettuali e di educatori richiese a gran voce il ritorno della attività fisica e di gioco per sviluppare in modo armonioso il corpo e l'anima.

Sport dilettantistico e professionistico

Lo Sport Professionistico, in Italia, è regolamentato dalla legge 91/81, che stabilisce le modalità di divisione dello Sport in dilettantistico e Professionistico. Solo alcuni sport sono stati dichiarati dalla Federazione Sportiva di appartenenza Professionistici (Calcio, Basket, Golf e altri). Tutti gli altri sono Dilettantistici.

Nello sport dilettantistico l’atleta non riceve alcuno stipendio per lo svolgimento dello sport, dando come presupposto che stia esercitando la pratica sportiva solo per funzioni ludico/ricreative, laddove nel professionismo esso riceve compensi per le sue prestazioni. Resta la possibilità di ricevere dei compensi a tassazione nulla o agevolata e dei rimborsi spese, senza perdere lo status di Sportivo Dilettante.

La differenza di approccio - dilettantistico e professionistico - ha anche talora mutato la natura dello sport a seconda del regime in cui vengano praticati. Gli atleti professionisti vengono pagati per svolgere la propria attività e possono essere considerati dei lavoratori dello spettacolo a tutti gli effetti. Di solito, solamente i migliori sportivi di ogni disciplina riescono a diventare dei professionisti e ciò fa in modo che gli eventi sportivi a cui partecipano i professionisti possano vantare delle prestazioni di livello più elevato rispetto allo standard dilettantistico.

Nella realtà dei paesi occidentali, alcuni sport professionistici attraggono la gran parte dei praticanti, mentre le attività minori si scontrano sia con problemi di visibilità mass-mediologica, sia con l'insufficiente copertura finanziaria da parte dei potenziali sponsor. Ciò comporta notevoli costi da sostenere per l'amatorialità dilettantistica e spesso questo si traduce in difficoltà logistiche difficilmente superabili senza l'intervento delle autorità pubbliche.

Secondo un'altra visione del problema, professionismo e dilettantismo operano, o dovrebbero operare, in sinergia. Il primo, mediante l'attenzione che i media e gli sponsor concentrano sui campioni sportivi, valorizza le caratteristiche spettacolari dello sport contribuendo a farlo conoscere maggiormente e ad attrarre, anche verso la pratica attiva, un numero maggiore di persone. Il secondo in termini di visibilità e possibilità economiche, di riflesso beneficia dei risultati dell'altro, fornendo nuovi praticanti e possibili nuovi campioni.

L'evento in cui il dualismo tra professionismo e dilettantismo ha avuto il maggior livello di contrasto è stato sicuramente l'Olimpiade, la più importante manifestazione sportiva a livello mondiale. Le olimpiadi hanno cadenza quadriennale e si dividono in olimpiadi estive e invernali. In tale occasione i migliori atleti provenienti da ogni parte del mondo, si cimentano nelle diverse discipline olimpiche. In occasione delle prime edizioni delle olimpiadi moderne, però, alle gare erano ammessi solo gli atleti dilettanti; nel corso degli anni, e sotto la spinta dell'opinione pubblica e degli sponsor, la regola subì varie deroghe e alla fine venne eliminata per permettere agli atleti professionisti, di solito i migliori delle varie discipline, di partecipare alle competizioni olimpiche.

Con questa decisione venne posta una pietra sopra l'ipocrisia che per decenni tenne in scacco la trasparenza dello sport agonistico, in quanto anche i presunti dilettanti sia del blocco comunista sia quelli occidentali, si allenavano ormai a tempo pieno con modalità scientifiche ottenendo rimborsi spese, talvolta, sostanziosi; queste modalità rischiarono di relegare quasi ad un livello secondario le attività di studio e di lavoro, sia per il tempo profuso sia per un tornaconto sociale. Inoltre quella che avrebbe dovuto essere la loro attività primaria per la loro sussistenza si rivelava, per lo più, a conti fatti, una carriera con le forze armate o di polizia, che grazie ai loro successi sportivi usufruiva di promozioni pressoché automatiche (atleta di stato). Nulla escludeva che da queste promozioni di carriera, gli atleti potessero ottenere, di riflesso, "guadagni" socio-economici.

Nell'ideale olimpico, definito con la celebre massima dal barone Pierre De Coubertin "L'importante non è vincere ma partecipare", possono in ogni caso essere condensati quei principi di lealtà, impegno e rispetto che dovrebbero essere alla base della pratica sportiva ad ogni livello, sia che si tratti di atleti dilettanti che di professionisti.

Le suddivisioni dello sport

Le varie discipline sportive che nel loro insieme compongono ciò che noi definiamo sport possiedono, nelle loro componenti più basilari, degli elementi che le accomunano tra di loro: lo spirito di competizione, la voglia di divertimento, la ricerca del benessere o il tentativo di avvicinare i limiti psicofisici degli atleti.

Se però le analizziamo dal punto di vista del tipo di regole, dalle modalità del gioco, dagli attrezzi usati, insomma dagli elementi esterni e maggiormente appariscenti, possiamo suddividerle in categorie.

In base al numero di atleti che affrontano insieme il gesto sportivo possiamo individuare:

Un'altra suddivisione può essere fatta in base ai mezzi con cui viene disputata una competizione:

Si possono poi distinguere gli sport che si svolgono al chiuso da quelli che si svolgono all'aperto[4], a volte in luoghi ritenuti estremi quali l'alta quota, il mare aperto, l'ambiente subacqueo e le aree climatiche polari o desertiche[2]. Queste sport richiedono, oltre a capacità fisiche, specifiche conoscenze dei luoghi in cui si praticano[2]

Esistono anche gli sport "della mente" come gli scacchi e il bridge. Ricordiamo che in particolare il bridge è una disciplina associata del CONI e sta per ottenere il riconoscimento di disciplina autonoma per partecipare alle Olimpiadi.

Elenco di vari Sport praticati nel Mondo

Sport Immagine Pitogramma Descrizione Classificazione Paese d'Origine Olimpico
Aikido
Aikido Tomô.jpg
Aikido pictogram.svg Arte marziale giapponese praticata sia a mani nude sia con le armi bianche tradizionali come spada, pugnale o bastone. Sport da combattimento, Individuale Giappone No
Air Hockey AirHockeyTable.JPG \ Sport in cui i due giocatori hanno come obbiettivo quello di far entrare un dischetto a colpi di piattino nella porta, situata dalla parte opposta del tavolo e difesa da un altro giocatore. Sport da tavolo, Individuale Usa No
Alpinismo Alpinistes Aiguille du Midi 03.JPG Mountaineering pictogram (2).svg Sport basato sul superamento e sulla scalata dei massicci montuosi. Sport invernali, Individuale\Coppia\Squadra Italia, Francia No
Arrampicata Sportiva Climbing a small roof.jpg Climbing pictogram.svg Stile di arrampicata su roccia, tramite l'impiego di ancoraggi posizionati sulla superficie del massiccio. Sport estremi, Individuale Usa, Regno Unito No
Automobilismo Croft Motor Racing Circuit - geograph.org.uk - 77330.jpg \ Sport che consiste nelle varie gare legate alle corse con automobili. Sport motoristici, Individuale Francia, Usa No
Badminton Greve Badminton.jpg Badminton pictogram.svg Consiste nel colpire un volano con una racchetta facendogli oltrepassare la rete e mandandolo nella metà campo opposta dove dovrà essere ribattuto al volo dall'avversario. Sport con racchetta, Individuale\Coppia India, Regno Unito Si
Biathlon Tobias Arwidson at Biathlon WC 2015 Nové Město.jpg Biathlon pictogram.svg Tale sport invernale consiste nel percorrere nel minor tempo possibile un percorso prefissato sugli sci da fondo, sostando a un numero variabile di postazioni di tiro. Sport invernale, Individuale Norvegia Si
Biliardo Judd Trump and Michael Holt at Snooker German Masters (DerHexer) 2015-02-04 01.jpg Cue sports pictogram.svg Consiste nel far entrare nelle buche di un tavolo rettangolare alcune palline, colpendole con un'asta. Sport da tavolo, Individuale Francia, Regno Unito No
Bocce Boccia im Ebert-Park.JPG Bocce pictogram.svg Nonostante le varie specialità delle bocce, il gioco consiste principalmente nel lanciare più sfere con l'obbiettivo di farle avvicinare il più possibile ad un pallino posizionato precedentemente su un qualunque terreno. Sport di precisione, Squadra Italia No
Bowling Bowlerbowling.JPG Olympic pictogram Bowling.png Il gioco consiste nell'abbattere il maggior numero di birilli, su un totale di 10, con una boccia dal peso variabile. Sport di precisione, Individuale Usa No
Canottaggio Harvard Rowing Crew at Henley 2004 -2.JPG Rowing pictogram.svg Consiste nel muovere un'imbarcazione dotata di remi sfruttando la forza fisica e mentale dei vogatori. Sport remieri, Individuale\Coppia\Squadra Italia Si
Ciclismo Peleton.jpg Olympic pictogram Cycling.png È l'insieme di tutte quelle attività sportive che impegano l'utilizzo della bicicletta. Sport con le ruote, Individuale\Squadra Italia, Francia, Spagna, Belgio, Paesi Bassi Si
Ciclocross Cyclo-Cross international de Dijon 2014 Juniors & Féminines 015.jpg \ Le competizioni consistono in circuiti fuori strada molto brevi ripetuti più volte; Caratteristica del Ciclocross è che durante le corse, spesso il corridore è costretto (a causa delle pendenze o della presenza di fango) a scendere dalla bici e superare l'ostacolo a piedi, trasportando la bici in spalla. Sport con le ruote, Individuale Francia No